Ho usato una parola
che mi ricorda l’infanzia
per denominare questa tessera
che appartiene al mio passato.
Qua dentro infatti, saltello
avanti e indietro sulle pietre che
lastricano un tempo che fu.
Senza un preciso ordine temporale,
senza una logica prestabilita.
Torno là, dove mi porta il ricordo:
allo struggimento senza
epilogo di un rimpianto,
all’intramontabile soddisfazione
di un’antica, sudata vittoria.
Ai sogni della giovinezza,
alle inenarrabili
passioni adolescenziali,
ad un più recente altalenare
tra baratri neri e bianche vette…
E torno volentieri indietro
perché, ciò che sono stata,
ha forgiato i cardini
di tutto ciò che sono adesso.